-Lei cantava, ballava, urlava.
-Era bellissima, immagino.
-La più bella che avessi mai visto.
-Descrivi.
-Più bassa di me, capelli neri, smalto rosso, occhi neri, carnagione chiara, gran culo, jeans, vans e maglietta.
-Tette?
-Volgare.
-Piatta.
-Era bellissima, non riesco a togliermela dalla testa, continuo, inevitabilmente, a pensare a lei.
-E non le hai parlato?
-Sai che sono timido.
-Ma neanche nella confusione sei riuscito a…
-No, zero.
-Non sei riuscito a sentire un nome, a spiare un nick di Instagram?
-No, un cazzo.
-E come fai ora?
-Ho pensato a due cose.
-Tipo?
-O hackero i sistemi di Ticket One e Mailticket per cercare i nomi di tutti quelli che hanno comprato i biglietti e poi li cerco tutti ad uno ad uno su Facebook o Instagram.
-E se l’ha comprato in cassa?
-Appunto. Oppure, seconda opzione, mi seguo tutto il tour sperando di ritrovarla almeno ad un’altra data.
-Fattibile direi.
-Sono le uniche due opzioni. Io ho bisogno di rivederla.
-Mi fai paura.
-Ma che ne sai tu dell’amore?
-Ma che ne sai tu dello stalking?
-La galera.
-Bravo.
-Ma sono romantico, dai.
-La linea che divide il romanticismo dallo stalking è sottile e tu la stai superando con tutti e due i piedi.
-Dici?
-Sì. E’ come la storia del limiter e di quell’altra ragazza.
-Solo che adesso lo psicopatico sarei io, no?
-Bravo, stai capendo.
-Però lei era veramente bellissima, anche tu te ne saresti innamorato, giuro.
-Lo so, anche se non era il mio tipo da come l’hai descritta.
-Bella?
-Single.
-Coglione.
-Comunque che facciamo questa sera?
-O ci spariamo un mega torneo alla Wii o ci ubriachiamo.
-Non c’è nessuno?
-Si divertono senza di noi.
-Bastardi.
-Potremmo ubriacarci e poi giocare alla Wii.
-Ma poi finisce come l’altra volta che spacchiamo la tv.
-No, a ‘sto giro ti allacci quel cazzo di laccetto.
-Era colpa tua.
-Quindi?
-Dai, io vado a prendere il vino e tu monta la Wii.
-Mi raccomando, prendine tanto.
-Perché così dimentico le mie pene d’amore?
-No, perchè così dimentichi che sei uno stalker.
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