-Che fai?
-Niente, sto guardando un film.
-Che film?
-Non lo conosci, è d’autore.
-Che palle.
-Ma che vuoi?
-Ma perchè devi fare sempre l’intellettualoide che si guarda i film impegnati in cui non capisci un cazzo? Perchè poi ti vedo che vai su Wikipedia a cercare informazioni e spiegazioni.
-Sei proprio scemo.
-Ma sei tu lo scemo, buffone.
-Dai basta con questi insulti gratuiti.
-Ma si può sapere che film è?
-E’ di un regista cileno, non lo so il titolo, scusami.
-Ma vedi che allora legittimi i miei insulti? Lo vedi che sei un deficiente?
-Ma dai, ma lasciami in pace per cortesia.
-Va bene, comunque dopo devi prepararti che dobbiamo andare a cena fuori che è il compleanno di Cosa, com’è già che si chiama?
-Ma chi?
-Dai, l’amica tua, quella brutta e antipatica.
-Non insultare, comunque Melania?
-Ma che Melania, lei è figa, ci riuscissi ci proverei. Intendo Cosa, ma sì dai, non hai capito?
-No.
-Ma cazzo, dai Cosa, quella che prima faceva la compagna e ora giù a farselo buttare al culo dal consumismo.
-Ma non essere volgare per cortesia!
-Ma come cazzo si chiamava?
-Ah sì, ho capito, oddio sì, Cosa, ho capito.
-Eh e il nome?
-Ma poi, scusa, perchè sei invitato pure te?
-Ma che ne so guarda, all’ultimo aperitivo di ‘sta minchia a cui mi hai costretto a venire s’è convinta che abbiamo avuto un flirt e ora mi tempesta di messaggi su Facebook.
-Su Facebook?
-Sì, su Messenger ci sono rimasti lei e l’estetista qua sotto casa che mi manda sempre le nuove offerte.
-Ma perchè? Ti depili?
-Ma va, ce l’ho tra gli amici e basta.
-Ah quindi non ha neanche la pagina, ha proprio il profilo.
-Eh.
-C’è da dire che comunque a quell’aperitivo eri parecchio ubriaco.
-Ho capito, ma come facevo a superare l’insormontabile ostacolo rappresentato dalla totale assenza di miei simili?
-Vero, scusa hai ragione, non c’era nessun esperto di fumogeni e bombe carta con cui parlare.
-Poi c’era un dj set veramente orribile.
-Te lo ricordi il mashup che aveva fatto tra gli alt-J e Tame Impala?
-Solo agli aperitivi hipster degli amici tuoi accadono ‘ste cose.
-Ma se ti sei divertito.
-Ero solo ubriaco.
-Beh.
-Ma che c’entra? Che vuol dire? Per me l’aperitivo è una cosa che non dovrebbe esistere. E’ solo un pretesto per giustificare l’alcolismo. Io voglio bere? Bevo. Non ho bisogno di andare a spendere dieci euro in un bar di merda per un tagliere con due pizzette riscaldate.
-Sta di fatto che, ora che ricordo, a una certa tu e Cosa siete spariti.
-Ancora niente nome?
-No.
-Sì, comunque eravamo in bagno.
-No, non dirmelo.
-Eh, stava messa peggio di me.
-Ma tu prima…
-Sì, le sto facendo credere che non successe niente, ma in realtà…beh…due volte.
-Sei un bastardo.
-No, è colpa tua che mi porti dove nessuno sa disquisire con me di quel piciu di Raciti.
-Dai, non esagerare.
-Comunque ancora niente nome?
-No.
-A sto punto non andiamo.
-Ma avevamo detto che portavamo i dolci.
-Io il mio babà gliel’ho già dato. Due volte.
-Sei un maniaco.
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