di Subsonica

2023 – Sony Music

Partiamo da un presupposto chiaro e ben delineato: se sei di Torino, la musica dei Subsonica nella tua vita ha un peso specifico da non sottovalutare. E’ inevitabile, “Non c’è altra strada” direbbe Spalletti. I Subsonica, volente o nolente, hanno scandito gli ultimi trent’anni di questa città e, a prescindere dalla generazione cui si appartiene, fanno parte del dna di ognuno di noi. Tanti artisti usciti dopo gli inizi degli anni ‘00 sono figli della cultura dei Subsonica, sono stati fortemente influenzati dalla loro scrittura e dalla loro musica. Un esempio? Su tutti penso subito a Willie Peyote, padre putativo di questa webzine, ed erede di quel peso culturale che hanno lasciato i Subsonica. Lo dico? Lo dico. Un po’ come gli Stone Roses e gli Oasis in quel di Manchester. 

Detto ciò, l’attesa di un disco di una band come questa, una band che ti ha segnato dentro ed in lungo e in largo, lacera l’animo. Ho un amico in particolare con cui condivido questa “ossessione” per i Subsonica ed è da mesi, da quando hanno annunciato l’uscita di questo decimo album, che che parliamo di cosa potrebbe essere Realtà Aumentata: le strade, ci siamo detti, sono due. O sarà un flop (non sarebbe così strano, 8 e Microchip Temporale sono stati due lavori davvero dimenticabili) o sarà una pietra miliare di questi anni ‘20. 

Passavano i giorni, aumentava l’attesa e poi, finalmente, durante la notte tra un giovedì ed un venerdì di metà gennaio, il bambino è venuto al mondo. 

Il decimo disco in studio. Cazzo, già solo pensare di arrivare a pubblicare dieci dischi, che è come pensare di arrivare a festeggiare, che so, i venti o venticinque anni di matrimonio, è qualcosa di inarrivabile per i tempi  che stiamo vivendo, considerato anche come abbiamo iniziato a stancarci velocemente delle cose. Eppure i Subsonica, così come una coppia che si ama davvero a discapito degli alti e dei bassi, ha raggiunto questo traguardo e lo ha fatto, sento proprio il bisogno di dirlo, nel migliore dei modi. 

Realtà Aumentata è un disco dei Subsonica prima maniera che, però, non ha rinunciato a provare a rinnovarsi e a suonare come un disco contemporaneo. Ora, cosa voglio dire? Certo, sono dell’idea che Microchip Emozionale (1999) se fosse pubblicato oggi spaccherebbe come spaccava venticinque anni fa, ma la musica nel frattempo è andata avanti ed il suono si è evoluto. In tanti non sono riusciti a stare dietro queste trasformazioni, altri hanno provato a sfornare solo hit per le radio, mentre altri ancora, dopo qualche passo falso, hanno deciso di tornare sulla scena con un signor disco. Sì, Realtà Aumentata è un signor disco, è un disco che mi ha fatto credere ancora nella musica e nei Subsonica che hanno strizzato l’occhio al loro passato più famoso (Mattino di luce per certi versi mi ricorda molto un pezzo come Incantevole) cercando di riadattarlo ai tempi che stiamo vivendo. Tempi veloci, tempi sporchi e crudi come la strumentale di Cani Umani e tempi ripetitivi come il giro di Scoppia la bolla, una specie di nenia con Willie Peyote ed Ensi che si fa ascoltare in loop. 
Ecco, i Subsonica sono tornati e l’hanno fatto come meglio non potevano. In una città in cui non succede mai niente, cantava un altro gruppo di Torino, ogni tanto arriva un faro di luce.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora